Con l’emergenza Covid e la frenata del commercio internazionale sale il rischio di falsi Made in Italy sulle tavole straniere che hanno raggiunto l’astronomica cifra di 100 miliardi di euro sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia e penalizzando anche la filiera varesina (ad esempio il Grana Padano e il Gorgonzola, prodotti con il latte munto nelle nostre stalle).
Nel mondo – ricorda Coldiretti Varese – più di due prodotti agroalimentari Made in Italy su tre sono falsi senza alcun legame produttivo ed occupazionale con il nostro Paese. Un fenomeno che rischia di essere alimentato dalle misure protezionistiche degli Stati Uniti ma anche dagli stessi accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea che hanno di fatto liberalizzato l’uso del termine Parmesan e di altre importanti denominazioni.
A taroccare il cibo italiano – evidenzia la Coldiretti provinciale – sono soprattutto i Paesi emergenti o i più ricchi a partire dagli Stati Uniti. Negli USA il 99% dei formaggi di tipo italiano sono “tarocchi” nonostante il nome richiami esplicitamente le specialità casearie italiane più note: oltre a Grana Padano e Gorgonzola, si va dalla Mozzarella alla Ricotta, dal Provolone all’Asiago, fino al Pecorino Romano (realizzato addirittura senza latte di pecora).
“La pretesa di chiamare con lo stesso nome prodotti profondamente diversi è – sottolinea il presidente di Coldiretti Varese Fernando Fiori – inaccettabile e rappresenta un inganno per i consumatori ed una concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori”.
Per questo il presidente della Coldiretti Ettore Prandini e il direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli Marcello Minenna sostengono il progetto Qualitalia Spa considerato strategico per le imprese che fanno del Made in Italy il pilastro della loro competitività, in particolare nel settore agroalimentare.
Qualitalia Spa è una società dell’Agenzia delle dogane che offre alle imprese del Made in Italy una certificazione di qualità e italianità dei prodotti come arma per contrastare la contraffazione e il cosiddetto “Italian Sounding”.
Avvalendosi dei laboratori all’avanguardia e di personale altamente qualificato Qualitalia Spa mette a disposizione delle imprese, analisi dei prodotti e una certificazione su identità merceologica e provenienza da filiera produttiva nazionale italiana al 100% attraverso la quale il consumatore all’estero ha la garanzia di una autorità pubblica di non aver acquistato un prodotto contraffatto.
Uno strumento a disposizione delle imprese come già avviene in altri Paesi, dall’Australia agli Stati Uniti, dove le Dogane forniscono questo tipo di certificazione.
(immagine crediti “Giovani impresa.it)